Da Londra a Parigi, da Wimbledon a Roland Garros.

Potrebbe suonare strano, ma il nostro ultimo progetto di ristrutturazione di una casa privata a Londra era situato a Wimbledon e questo primo a Parigi si trova proprio di fronte al famoso Roland Garros. Ovviamente la cosa non ha niente a che fare con il tennis; si tratta solo di un puro caso, ma ci piace raccontarlo così com’è.

Si tratta in entrambi i casi di progetti di ristrutturazione completa. Nel primo, ci siamo confrontati con la tipica tipologia londinese delle case a schiera vittoriane. Nel secondo con una tipologia completamente nuova; un appartamento completamente vetrato in un edificio moderno immerso nel parco di una delle zone più verdi dei quartieri attorno al centro dei Parigi, il Bois de Boulogne.

Private House Roland Garros

Uno yacht attraccato in Bois de Boulogne.

L’appartamento doveva essere il rifugio parigino di una coppia di mezza età. Lui imprenditore del mondo della moda Italiana, lei giornalista parigina. La coppia vive in Italia, vicino al lago di Garda per la maggior parte dell’anno, ma si sposta spesso a Parigi, dove vive una parte della famiglia. Entrambi sono appassionati di yachts e amano lo stile di vita, i materiali, i colori del mondo delle barche di lusso, oltre all’ arte moderna e contemporanea.

 

Il progetto è una fusione armonica delle loro esigenze, dei loro interessi e dei loro gusti. Ogni scelta progettuale è frutto di un compromesso tra le differenti opinioni dei due su ogni specifico argomento, ma la composizione finale non sembra evidenziarlo. La forte personalità del progetto é riuscita a combinare insieme i due in uno, quasi come la forte personalità di un figlio fonde insieme quelle dei due genitori.

Una casa come “machine ad habiter”

Rispetto alla grande villa rinascimentale dove vivono in Italia, all’inizio questo appartamento duecento metri quadri poteva sembrare piccolo per soddisfare tutte le loro richieste. Ma abbiamo accettato volentieri la sfida, abbiamo osato, abbattuto i muri e progettato la pianta come se si fosse trattato di uno yacht; abbiamo sfruttato ogni centimetro quadrato; nessuno spazio é andato perso ( una casa é una “machine ad habiter”, predicava Le Courbusier). Alla fine abbiamo ottenuto un piccolo ma elegante ingresso, un grande soggiorno, una cucina abitabile, due stanze da letto, tre bagni e persino una piccola zona fitness, grazie a una macchina Tecnogym in un armadio.

Un pezzo unico

La paletta dei materiali è ricca e raffinata e consiste in un selezionatissimo rovere europeo per i pavimenti; un meraviglioso marmo Calacatta per il bagno padronale e una specchiatura del salotto; puro lino tessuto a mano per le tende; pelle chiara per gli imbottiti della camera da letto; cinture di pelle color cognac per la parete principale che contiene la tv (nascosta dietro un’anta scorrevole complanare con meccanismo verticale); ante scanalate di sicomoro sbiancato per il contenitore del soggiorno e un teak dalla venatura davvero impressionate che funge da fil-rouge attraverso tutto l’appartamento.

Alla fine, anche i pezzi di arte moderna dei proprietari hanno trovato posto nelle nicchie dedicate e – osiamo dire- tutto il progetto sembra rappresentare una sorta di scultura cava; il miglior pezzo della collezione, unico come i suoi proprietari.

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